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Al Presidente del V° Municipio
del Comune di Roma
Ivano Caradonna - Sede-
E p.c. Agli Assessori Farcomeni e
De Giusti - Sede-
Oggetto; risposta alle interrogazioni 62 e 104 in merito alla problematiche inerenti la sicurezza presso il campo nomadi di Via di Salone.
Premesso che quanto asserisce l’Assessore Farcomeni nella risposta pervenuta mi risulta essere una vecchia filastrocca che non trova più alcuna giustificazione se non nelle incapacità di questa Amministrazione Comunale di affrontare seriamente il problema.
Constatato che da anni continuate a studiare le varie possibilità di riduzione della popolazione nomade presente in quel campo, da anni continuate a studiare misure di sicurezza per lo stesso, da anni tentate di fare bliz nel campo tentando di ripristinare un minimo di legalità senza mai in merito, produrre un progetto serio da dibattere concretamente.
Di certo c’è soltanto una verità, ed è quella che non riuscite a risolvere il problema a causa della scarsità di progetti fattibili ed attuabili da proporre alla cittadinanza.
Costatato inoltre che l’Assessore De Giusti vede inoltre il problema nel suo complesso non di competenza di questa Amministrazione Municipale, come se il campo in oggetto fosse collocato in un astro dell’universo e non causa di gravi situazioni che si ripercuotono sul nostro territorio, ma tenta di scaricare le responsabilità dell’ Amministrazione Capitolina e di quella Municipale ad altre Amministrazioni, lo si deduce dal constatare che non conosce neppure il nome dell’attuale Ministro dell’ Interno, tanto è la sua dedizione al problema.
Mi sorge il legittimo dubbio, dopo una attenta lettura della risposta pervenutami, che l’argomento trattato non Le interessa più di tanto e che assieme ai suoi collaboratori è in attesa che qualcuno Le tolga quanto prima “le castagne dal fuoco”, senza ricordarvi purtroppo che il fuoco lo ha acceso l’Amministrazione Comunale di cui Lei e i suoi collaboratori fate parte.
Sempre in attesa di concrete soluzioni al problema, le invio, distinti saluti.
Mario Remoli
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