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PREMESSO che:
nella seduta della Giunta Comunale di Roma del 19/06/1998 sono state adottate le seguenti deliberazioni:
1 - delibera 002218/98 anticipazione al fondo per il funzionamento dell'Autority per i servizi pubblici locali, importo 1.000.000.000;
2 - delibera 002230/98 impegno fondi ed erogazione di 100.000.000.000 a favore del CO.TRA.L. a titolo di anticipazione a valere sulla perdita presunta dell'esercizio 1997;
3 - delibera 002231/98 impegno fondi ed erogazione di 100.000.000.000 a favore dell' A.T.A.C. a titolo di anticipazione a valere sulla perdita dell'esercizio 1996;
4 - delibera 002229/98 impegno fondi ed erogazione di 7.059.067.295 a favore dell'Azienda Comunale Centrale del Latte in liquidazione a titolo di anticipazione a valere sul ripiano della perdita di gestione dell'esercizio 1996.
Dopo una attenta lettura, analizzando le 382 pagine della relazione in oggetto, ad un cittadino comune potrebbe venire la pelle d'oca, ad un politico o a chi si interessa giornalmente dei problemi dei Cittadini di questa città potrebbe avvenire il peggio.
Questo perché all'interno della relazione nulla o poco risulta positivo, anzi alcuni servizi risultano a mio personale avviso (nonostante alcune accurate tecniche studiate con attenzione per minimizzare i dati) PESSIMI, se si considera quanto il cittadino paga i servizi offerti da questa Amministrazione.
Il tutto senza assolutamente tentare di leggere i bilanci aziendali, documenti a mio avviso da visionare attentamente da esperti del settore.
A - MENSE SCOLASTICHE:
il giudizio negativo è del 42% degli intervistati,
il 41% reputa il servizio soddisfacente;
per quanto la qualità dei pasti il 62,3% lo reputa mediocre o discreto,
per il 7% i pasti sono pessimi;
mentre per consolarci il 3,1% reputa il pasto ottimo.
B - PULIZIA DELLE SCUOLE:
la percentuale del 36% degli intervistati dichiara pessimo il servizio,
il 40% lo ritengono discreto,
mentre il 22,7% lo valuta buono;
per bilanciare tanta negatività dell'insieme solo il 1,4% reputa il servizio delle pulizie nelle scuole ottimo.
Se poi si considera che questi cittadini fruitori del servizio hanno una età che varia dai 3 ai 18 anni, il quadro finale risulta essere disastroso.
C - IGIENE URBANA:
con molta oculatezza sono state formulate le domande, si è chiesto agli intervistati di chi fosse la responsabilità della pulizia della città;
il 36% ha risposto dell'Azienda Comunale A.M.A.,
il 20,7% ritiene responsabile del servizio il Sindaco di Roma;
mentre il 40,8% degli intervistati ha risposto “ dei CITTADINI ” la responsabilità della pulizia urbana di questa città è dei cittadini.
Come se l'Azienda Comunale A.M.A. non fosse gestita dallo stesso Comune di Roma, e il Sindaco di Roma fosse una cosa a parte,
sommando quindi, 36+20,7% = 56,7% = di chi è la colpa della pulizia della città ?.
Da notare a pagina 172 il primo capoverso cita testualmente: " se dunque, la pulizia della città non è soddisfacente cioè, nella percezione dei cittadini, è da imputarsi ANCHE alla carente efficienza tecnica e gestionale dell'Azienda incaricata di erogare il servizio.
Giudizi ancor più negativi si evidenziano quando al cittadino viene chiesto un giudizio sullo stato della pulizia della propria circoscrizione di appartenenza, questo risultato appare ancor più eclatante se si sommano le percentuali di:
pessimo + mediocre + discreto = 81,4%
buono + ottimo = 18,6%.
A pagina 175 ci si meraviglia che i cittadini della I° Circoscrizione (centro storico; della II° ( Trieste - Parioli); IV° (Monte Sacro Talenti) e sopra tutto XVII° (Prati)
Considerano maggiormente pessimo il servizio in oggetto; mentre alcuni quartieri periferici come Tor Bella Monaca VIII° - Appio Latino IX° - Primavalle XIX° - i dati risultano abbastanza apprezzabili dai cittadini che vi abitano.
Ritengo personalmente che questo giudizio è conseguentemente normale perché evidentemente gli abitanti delle prime Circoscrizioni citate sono più abituati a confrontare il pulito; per le seconde Circoscrizioni più periferiche, queste non avendo mai avuto la pulizia, tutto il minimo fatto risulta essere "grande cosa".
Andando avanti fino a pag. 189 è una vera e propria “CAPORETTO”.
Il prodotto trattato dall’Azienda Romana è sceso in quattro anni del 6%, mentre il personale è aumentato del 3%; di conseguenza il costo del lavoro è aumentato di circa il 7%, mentre la produttività del lavoro risulta essere tra le più basse delle altre città italiane.
L’unica attenuante che l’A.M.A. può invocare sta nel modello di misurazione econometrica , cioè nella presenza a Roma di economie e diseconomie di scala.
Ma così si pone la questione se sotto il profilo dell’efficienza, sia conveniente mantenere una azienda che opera su questa scala produttiva in termini di qualità e quantità di rifiuti raccolti, più che doppi rispetto all’azienda di Milano.
Si pone dunque il problema dello scorporo delle attività dell’A.M.A. , tanto più che essa registra ricavi in costante decrescita.
A tutto oggi una delle poche Aziende Romane (A.M.A.) che non ha una propria “CARTA DEI SERVIZI”, nonostante esiste un documento in bozza, che è stato oggetto di presa d’atto in data 28/05/96 da parte del Consiglio di Amministrazione dell’epoca.
Tale impegno sulla carta dei servizi è stato tra l’altro sancito anche nel primo contratto di servizio con il Comune di Roma, scaduto il 31/12/1997 ed ora in regime di “PROROGATIO” in attesa di rinegoziazione.
La ragione di tale ritardo viene attribuita dall’Azienda al mancato rispetto da parte del Comune di Roma di impegni, da questo assunti nei confronti dell’A.M.A., per consentire a quest’ultima, quale presupposto tecnico-finanziario, di impegnarsi a sua volta nei confronti della cittadinanza.
Tali difficoltà si evidenziano in:
1 - un notevole taglio finanziario rispetto al piano originario (da 630 a 560 miliardi);
2 - mancato realizzo dei percorsi protetti;
3 - concessione delle licenze per le sedi di zona;
4 – la impossibilità di far spostare le auto a cura della S.T.A.;
Il tutto comunque a solo ed unico discapito di un buon servizio da rendere ai cittadini.
D – ATAC e COTRAL
Esse presentano una situazione preoccupante in termini di qualità dei servizi offerti ai cittadini; il servizio ATAC si è ridotto del 13% ; mentre quello del COTRAL del 5% .
L’Autorità dimostra in che modo i vertici dell’ATAC hanno operato per ridurre i propri costi e conseguentemente il disavanzo; ossia tagliando drasticamente l’offerta del servizio.
In sostanza entrambe le aziende hanno operato forti tagli al personale, ATAC 23,2% e COTRAL 23,6% , questo negli anni 1991/1995; senza però far corrispondere a tali riduzioni una paritaria variazione del costo del lavoro, infatti questo si è abbassato solo della metà rispetto ai tagli di personale.
L’Autorità ha inoltre evidenziato una signifitativa differenza tra i comportamenti delle due Aziende, in entrambe il costo del lavoro per dipendente è cresciuto in termini reali di oltre il 20%, ma all’ATAC la misurazione per ora lavorata ha registrato un indice di meno1,3% , mentre per il COTRAL l’indice è salito ad un più 16%.
Quindi l’ATAC ha compensato la diminuzione di addetti con l’aumento dell’istituto degli straordinari, mentre il COTRAL ha aumentato la retribuzione base dei dipendenti.
Per questo l’ATAC registra costi crescenti pari al 4,3%, mentre il COTRAL li riduce a poco più del 10%,, al dunque l’Autorità ha registrato un lievissimo progresso sicuramente insufficiente sia sul piano del contenimento dei costi sia su quello dell’efficienza del servizio, cosa di poco conto sapendo quanto i Cittadini di questa città spendono per avere un servizio di trasporto degno di tale nome.
Tornando ai numeri, intervistati gli abbonati del METROBUS, questi hanno risposto negativamente per il 42,6%;
i non abbonati che danno un giudizio negativo sono il 60,7%;
i cittadini soddisfatti del servizio risultano essere il 7%;
il 41% degli intervistati teme ed e stato spesso vittima di molestie e furti sui mezzi pubblici, mentre il 55,2% è assolutamente scontento dell’areazione sugli stessi, come pure scontenti sono in molti per quanto riguarda la comodità sui nuovi mezzi di trasporto (AUTOBUS), stretti, corrimano ad altezza di atleti, impraticabilità e insufficienza di movimento per i mezzi dei portatori di handicap.
Per fornire poi un quadro più dettagliato, parlando in questo contesto della viabilità risulta che:
il 51,8% non esprime opinioni sulla manutenzione delle strade;
il 32,6% boccia totalmente l’Amministrazione Capitolina sul problema viabilità;
mentre un 15,6% dà di questo problema un valore positivo;
sul problema dei semafori coloro che non rispondono sono il 35,5%;
giudizio positivo lo esprimono il 33,8%;
un giudizio totalmente negativo lo esprimono il 31%;
per quanto riguarda la possibilità di parcheggio nella città,
il 35% è totalmente insoddisfatto;
la stessa percentuale preferisce non rispondere alla domanda;
il 29% ne dà un giudizio positivo.
E – ROMA MULTISERVIZI SPA:
l’attuale assetto societario è composto dal 15% COMUNE DI ROMA, 36% AMA,
49% ITAINVEST SPA; questo assetto dovrà ben presto cambiare, in quanto la Itainvest spa è venuta a conoscenza di alcuni “dati rilevanti” dalla stampa delle condizioni della società dalla “ soluzione transattiva” approvata dalla Giunta Comunale il 05/08/1997, e desume che i valori contabili relativi agli esercizi 1995/96, risultano modificati con diminuzione dei corrispettivi.
Inoltre dall’esame del contratto di servizio e del prospetto costo – ricavi (triennio 1998/2000) determina che l’analisi delle cifre risulta difficoltosa anche ad una attenta ricostruzione (40.710.000.000 per la pulizia degli interni – 2.498.000.000 per gli esterni); anche se in calce è scritto ” il prospetto dei corrispettivi dal 1 gennaio al 31 dicembre 1998 sarà verificato entro il 31 dicembre 1998 con il Dipartimento XI° “.
Malgrado ciò l’esame dei documenti ha fatto rilevare che gli introiti, compresa IVA, dovevano essere pari a 54.252.000.000 per i servizi prestati, mentre nella tabella approvata dalla Giunta Capitolina, l’importo è ridotto a 52.000.000.000, con uno sbilancio in meno di ben oltre 2.000.000.000 (malgrado la conferma delle superfici di riferimento).
Ma non finisce qui, i controllori evidenziano la solita iscrizione in calce che precisa:
“ il valore di 47.052.000.000 è comprensivo di eventuali interventi straordinari per una cifra di 1.042.000.000 IVA inclusa”; per cui, dall’esame dei due schemi la differenza aumenta ulteriormente a 3.294.000.000, che mancherebbero all’appello.
Su il “GIORNALE di domenica 21/06/98 in un articolo di Franco Di Grazia che allego alla presente relazione si evidenziano simili aspetti, con il vero rischio di bancarotta per la MULTISERVIZI SPA.
Oggi nei vari quotidiani romani, si cerca di minimizzare i risultati della presente relazione, dando qua e la delle giustificazioni più o meno valide, di certo la situazione dei servizi in questa città sono veramente catastrofici, e non c'è relazione che tenga, basta guardarsi in giro per vedere e constatare personalmente quanto questi siano scarsi.
Con una attenta lettura alla tavola 3.42, che allego alla presente relazione, si evidenzia come, da un anno a questa parte nulla è cambiato in meglio, anzi credo poter affermare che tutto è peggiorato.
Questo perché se si sommano i dati UGUALE + PEGGIORE, si ha un quadro di quanto affermato intaccabile per quanto concerne la negatività.
Se poi a tutto questo, si considera che dobbiamo confrontarci su questo piano con altre città Europee, non vi trovo parole adeguate.
La seguente relazione scaturisce da una attenta lettura della relazione sui servizi pubblici nella città di Roma, consegnata in Campidoglio il giorno 8/6/98 dall'Autorità per i servizi pubblici locali del Comune di Roma alla presenza del Sindaco On.le Francesco Rutelli; i dati e le percentuali sono state estratte dal sopracitato documento e da tabelle ed articoli pubblici pubblicati su vari quotidiani Romani.
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