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Egregio Sindaco di Roma
1) - Forse qualcuno dei suoi collaboratori non l’ha
informata che, il trend dei “reati” a Roma come in tutto
il Paese Italia diminuisce costantemente da oltre due anni,
e mi dispiace constatare con forte convinzione che, non
sono servite molto le misure da Lei adottate per intervenire
sul fenomeno.
Certamente potrà sembrare aumentato lo stato di
“insicurezza” dei cittadini, ma questo, spiace
constatarlo non è altro che una “insicurezza
mediatica” creata su misura dall’attuale Governo e di
riflesso dagli Amministratori locali sui vari territori, fra
i quali Lei viene annoverato quale insigne rappresentante.
I militari in servizio, con tanto di mitra spianato, presso
le stazioni periferiche delle metropolitane di questa
città, testimoniano uno spiacevole spettacolo, spettacolo
per altro privato a coloro che transitano e vivono al
centro di questa città.
Tutto questo è stato da Lei giustificato per impedire la
“militarizzazione della stessa città” , allora le cose
sono due ? e mi piacerebbe avere da Lei una risposta.
a) ci sono due Roma ?
b) noi in periferia abbiamo “lo stomaco” più forte ?
Non mi sembra il caso di ringraziarla per il risultato, se
interpellato, forse avrei potuto suggerirLe (come per altro
molti autorevoli politici e amministratori hanno fatto)di
impiegare meglio e con più oculatezza le forze
disponibili, certamente con un massiccio aumento di uomini e
mezzi per la polizia di Stato, incrementando per altro anche
le disponibilità finanziarie a loro favore, e non
sottraendogliene senza spettacolarizzare “la paura” .
2 ) - Il secondo tema sono le “prostitute”, è vero
sulle strade non se ne vedono più, ma e certo che ha
fatto del bene a queste sventurate ? e certo di aver
debellato il problema ? si è chiesto che fine hanno fatto
? , se lo chieda e se ne dia una risposta.
Le sue iniziative confermano sempre di più la linea di
tutta la sua (breve) politica cittadina, quella di non
affrontare alla radice i problemi ma solo di celarli agli
occhi dei cittadini.
Mi sembra che lo spirito della Sua politica è come quella
della massaia che incessantemente spolvera e spazza con
animosità e fervore la casa rendendola sempre più
lucida e gradevole agli occhi degli ospiti.
Ma la attivissima stessa massaia, non ha messo in conto che
magari, l’ospite del momento, per un banale allacciamento
della scarpa, forse anche involontariamente non gli
potrà sfuggire di alzare il tappeto del salotto, certo
quello che ci trova sotto se lo può
immaginare…………..
3 ) – i 9,6 miliardi di debiti ereditati dalla
precedente amministrazione comunale, non sono altro che una
“sfacciata” messa in scena per una facile richiesta di
liquidi allo “zio d’Arcore” , che certo non si è
fatto pregare, ha messo subito mano al portafoglio e ha
concesso……..quanto richiestogli, .tanto i soldi alla fin
fine non sono i suoi .
E’ facile amministrare una nazione, un ente locale, una
famiglia con soldi freschi ogni qualvolta necessitano, sarei
capace anch’io, la difficoltà Signor Sindaco è quella
di saper amministrare con pochi soldi a fronte di grandi
problematiche e con enormi sacrifici fatti da tutti noi
cittadini di Roma; e dove in tutti questi anni la parola
d’ordine dei Suoi alleati politici era “Roma ladrona”,
………..da che pulpito ?
E poi per finire la ringrazio di vero cuore, per gli
auguri formulati a noi tutti cittadini di Roma attraverso
YouTube, molto graditi per il buon riposo e per il richiamo
ai valori della famiglia, ma la prego, lasci stare i
“sacri”, sanno tanto di chierichetto e di parole
lontane che non gradiamo ricordare
Cordiali saluti , Mario Remoli
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