Con la volontà tutto si può fare. hanno ragione l’Assessore al Commercio del Comune di Roma Bordoni ed il Presidente del I° Municipio Corsetti, quando dicono che già dal prossimo anno si potrebbero rivedere le norme per quanto riguarda il preservare la tradizionale piazza Navona, rispetto al decoro urbano, alla merce venduta in questa occasione particolare “la befana” rigorosamente in tema: bambini, giocattoli, dolci, presepi, calze. La paccottiglia e le ciambelle giganti fritte e igienicamente poco presentabili lasciamole vendere in altri luoghi, sempre se i regolamenti lo consentano. Devo comunque dissentire da quanto “il Messaggero” affermava nella edizione di ieri 06/01/09 riportando una immagine della piazza deturpata da baracche, sporcizia e paccottiglia varia, mi è sembrato un quadro non corrispondente al vero, certo affollatissima, ma questo mi sembra ovvio, e anche ben augurante per la città. Qualche giorno fa ho fatto la mia passeggiata nella piazza, e a parte quanto sopra menzionato , le ciambelle fritte esposte senza nessuna protezione igienica, il complesso generale non mi è sembrato così vergognoso come invece viene descritto sul quotidiano romano. Forse non mi sono scandalizzato più di tanto perché ormai il mio occhio come quello di molti romani si è abituato per 360 giorni all’anno al vero scempio cittadino che imperversa dentro e fuori il centro storico, (vedi foto). Consiglierei gli insigni Onorevoli di farsi una passeggiata in: altre zone del centro, tiburtina; ostiense; aurelia; boccea; Laurentino; Prati; ecc…. specialmente nei pressi delle stazioni metro, mercati, capolinea vari, dove la pulizia risulta zero, il decoro urbano sotto zero, l’arredo urbano sotto sotto zero, non possiamo camminare sui marciapiedi quanto lo spazio è limitato per noi comuni cittadini, figurarsi per una persona che ha difficoltà motorie. Quello scempio cari Onorevoli, noi cittadini romani lo viviamo ogni giorno, e sinceramente ne siamo giustamente indignati. Dove sono finite le decine di delibere, regolamenti ordinanze che dovrebbero imporre per l’ambulantato regole precise e minuziosi controlli per attenuarne lo scempio: spazi occupati, decoro, pulizia, arredo urbano, omologazione degli ombrelloni e materiale per l’esposizione delle merci in vendita ? Probabilmente si sono andate a far friggere come le ciambelle vendute in questi giorni a Piazza Navona ? Cordialmente Mario Remoli