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Egregio Sindaco di Roma
Ho letto sui quotidiani di oggi quanto Lei ha pubblicamente affermato a Cortina in un dibattito pubblico in merito alla vicenda che coinvolge l’ Università La Sapienza di Roma.
Credo convenga ricordarLe, se ancora qualcuno non lo ha fatto, che Lei non è solo Gianni Alemanno, ma è anche il Sindaco di Roma democraticamente eletto dai cittadini di questa città, e quindi , mio malgrado, in qualche modo mi rappresenta.
Le suggerirei pertanto, in futuro, di esprimersi con un linguaggio che non possa dare adito ad ambigue interpretazioni.
Il suo affermare:” l’Università La Sapienza di Roma è tenuta in ostaggio da 300 PICCOLI CRIMINALI ; GENTE DI CUI DOBBIAMO LIBERARCI”, mi sembra un affermazione troppo pesante, per colui che è anche Sindaco di Roma, per cui ne io, ne molti altri cittadini di Roma ritengono possibile, in futuro tollerare l’uso di tale linguaggio.
Qualche tempo non molto fa, qualcuno aveva trovato molto bene il modo di “LIBERARSI DAI CRIMINALI E DALLA GENTE NON GRADITA”
La invito a nome personale e dei miei amici a smentire pubblicamente queste Sue arbitrarie e pesantissime affermazioni nei confronti di chiunque.
Saluti, Mario Remoli
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