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Egregio Sindaco di Roma e competente Assesore ai Servizin
Sociali
mi rimane difficile pensare che nella capitale della
cristianità, dell'accoglienza, dell'attenzione agli
ultimi, del continuo ricercare il bene comune.
Nella capitale di un Paese, quale l'Italia, dichiaratamente
multietnico e multireligioso, "gonfio" di ogni tipo di
Associazionismo, cattolico, laico, interculturale, si
debbano vedere queste "tristi verità".
Ci sarà mai in tutta questa immensa città qualcuno che
possa accogliere questi due esseri umani, cosi sfortunate da
essere costrette a domiciliare nel pieno centro della Piazza
dei Cinquecento ?
Cosa è possibile fare per loro ? , troviamo per loro un
tetto e un degno luogo di sosta.
Cordialmente Mario Remoli
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